Open Studio 6_2_2018 ore 18,00

7 e 8 su appuntamento (3337405138)

 

Fruga nei pantaloni vecchi, gli scacchi sbiaditi. Un velo scuro sull’orlo delle tasche dopo anni e anni di mani sudate. Un rettangolino di noci appiccicate nello zucchero si sbriciola nell’involucro di plastica. Mangiare troppo, troppe porcherie. Comprare surgelati a basso tenore calorico. Mi peso nudo, al mattino, subito dopo essermi fatto una cagata. La bilancia del bagno dice che ho perso un chilo e mezzo. Un Kinder Pinguì per la piccola Judy, il visino allungato è tutto uno scintillio di tessuto di lamé. Un croccante alle noccioline, ritratto sentimentale. La consistenza ruvida del primo angolino che si mette in bocca. Occhi chiusi e fiato corto. Cinque euro e cinque centesimi per la donna alla cassa: un severo colore di metallina, non diluito, cupa ardesia. Prezzi da aeroporto, che ti strozzano. Senza concorrenza tutti a scroccare. Scaffale porno, incelofanate ragazze sbalordite dei loro beni tangibili. Nelle loro chiese, sotto un tetto di lamiera, i caraibici proclamano a gran voce l’imminente fine del mondo tra colline di schiuma all’estratto di patchouli. Allungato nella vasca di vetroresina, inchiodato di piatto sul fondo del mondo. perry_como_because.mp3. un formicolio al cuoio capelluto, la pelle degli occhi pizzica. Because-you-are-miiiine.

 

 

 

 

Paolo Brambilla (Lecco, 1990)                                                                                                                                                                                                                                          Si forma presso l’Accademia di Belle Arti di Brera e la Koninklijke Academie voor Schone Kunsten di Gent (Belgio). La sua pratica artistica multidisciplinare fa uso di processi speculativi e di permutazioni formali, assumendo o distorcendo diversi format produttivi e riproduttivi allo scopo di indagare gli infiniti cicli di assimilazione, dispersione e trasformazione del prodotto culturale. Tra i suoi recenti progetti: StraightUp@ExtraDry, Video Program a cura di Paola Clerico, Dry, Milano (2017); Capriccio, Museo Ettore Fico, Torino (2017); La seconda notte di quiete, DepositoA, Verona, a cura di Christian Caliandro (2017); SUPERHYPHENATION, Poppositions 2017 – ‘Don’t agonize, organize!’, ING Art Center, Bruxelles, a cura di Niekolaas Johannes Lekkerkerk; Open Call Club, Galeria Cavalo, Rio de Janeiro, a cura di Jonas Lund (2016). Vive e lavora a Milano.