Francesco Fonassi
Ultradiana_III
6 hours sound performance at Localedue (Bologna)

Ultradiana ha origine da una serie di registrazioni su nastro magnetico che raccolgono materiali per improvvisazioni vocali su schemi effettuate all'interno dei parcheggi sotterranei di Villa Borghese a Roma, progettati nel 1966 dall'architetto Luigi Moretti e che grazie alla configurazione e conformazione delle sue cupole godono di un effetto acustico singolare e poliritmico. I materiali subiscono una serie di trattamenti elettronici e vengono riprodotti in lunghe esecuzioni dal vivo dove acquistano diversi caratteri di setting e figure sonore a seconda del luogo dedicato di volta in volta all'ascolto.

Originariamente ideato come atto di 12 ore, per Localedue Ultradiana_III si presenta in una versione di 6 ore sottoforma di listening-act.

Ultradiana apre uno spazio di condizionamento corale e rituale: attraverso la voce riporta ad uno stato di coscienza alterata che interroga sulla funzione evolutiva e linguistica dello spazio sonoro.

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Francesco Fonassi (Brescia, 1986) è un artista e sonic researcher che opera nell'ambito dei live media. Il suo lavoro è stato presentato presso istituzioni nazionali e internazionali, tra le quali si ricordano Palais de Tokyo, Parigi; MAXXI, Roma; CoCA, Torun; Viafarini DOCVA e CareOf, Milano; The Emily Harvey Foundation, New York; Färgfabriken, Stoccolma; Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino; Fondazione Memmo, Auditorium Parco della Musica e Macro, Roma; Fondazione Bevilacqua La Masa, Venezia; MAG, Riva del Garda; Museo Pecci, Milano.
È stato finalista del Premio Furla (2015) e del premio LUM (2011) e vincitore del premio 6Artista (2012). Tra gli interventi e le performance in festival, manifestazioni e spazi indipendenti: BB15, Linz; Blockhaus DY10, Nantes; Bunker, Torino; DKSG Galerija e Remont Gallery, Belgrado; A Certain Lack Of Coherence, Porto; Glassbox, Parigi; LocaleDUE, Bologna; Sarajevo Winter Festival, Sarajevo; Bjcem, Skopje; Quadriennale di Roma. Nel 2015 è stato tra i finalisti del Premio Furla. Tra i programmi di residenza: Le Pavillon, Palais de Tokyo, Parigi; Fondazione Pastificio Cerere, Roma, Citè Internationale des Arts, Parigi; Atelier BLM, Fondazione Bevilacqua La Masa, Venezia; Real Presence 2007-2010, Belgrado – Castello di Rivoli, Torino.

In una relazione prima di tutto etica al sapere e all'altro, la pratica artistica di Francesco Fonassi opera sulle dinamiche e sui fenomeni della percezione spingendo il reale a urtarsi contro i suoi stessi dispositivi di separazione e relazione che sottendono e articolano un sentire comune. Lo fa insistendo sull’attitudine umana al subire e reagire a forme di aggressività e isolamento, interruzione e durata attraverso l’esperienza dell’ascolto, che pone come soglia sulla quale articolare rapporti di attività e passività, e oltre la quale marcare luoghi di co-appartenenza.
Per mezzo di azioni, registrazioni, configurazioni ambientali, trasmissioni radio, sessioni di ascolto, audiovisivi e la predisposizione di spazi sensoriali, Fonassi rende tangibile il luogo in cui conoscenza e immaginazione si rovesciano una nell'altra, e l'immagine – matematica, visiva o sonora che sia – assume una funzione realizzante. Mettendo in rapporto tra loro saperi diversi, Fonassi progetta lo spazio per una moltitudine di soggetti non più passivi, ma insieme percipienti e percepibili e suscettibili di articolare forme del tenersi insieme nelle quali resistere all'inclusione in un tutto conchiuso, sia esso di natura acustica o sociale.

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Ultradiana_III
Composed and performed by: Francesco Fonassi
Voice: Letizia Fiorenza e Carlotta Martina Crapes 
Photo credits: Francesco Demichelis

Localedue, Bologna

Live performance: 
Sabato 10 dicembre 
H. 18.00 – 00.00


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Francesco Fonassi
Ultradiana_II
6 hours sound performance at Localedue (Bologna)

Ultradiana_II was born as a series of magnetic tape recordings which collect vocal, improvisational materials carried out into Villa Borghese parking lot in Rome, projected by architect Luigi Moretti in 1966. Thanks to its configuration and the conformation of its domes, the natural acoustic effect of the place sounds in a peculiar and polyrithmical way giving to the performers a sonic structure to dialoge with. These materials are subjected to electronic treatments and are reproduced during series of extended, live executions where different settings and sound figures are presented depending by place and context.

Originally conceived as a twelve hour act, for Localedue Ultradiana is presented in a reduced form of six hours listening-act.

Ultradiana opens up a coral and ritual conditioning space: through the voice it takes back in an alterated state of consciousness which question on the evolutive, linguistic function of the sonic space.

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Francesco Fonassi (Brescia, 1986) is an italian artist and sonic researcher operating in the field of live media.
His work has been featured in solo and group exhibitions at Italian and international institutions such as Palais de Tokyo, Paris; MAXXI, MACRO, Auditorium Parco della Musica, Rome; CoCA, Torun; Viafarini DOCVA e CareOf, Milan; The Emily Harvey Foundation, New York; Färgfabriken, Stockholm; Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Turin; Fondazione Memmo, Rome; Fondazione Bevilacqua La Masa, Venice; MAG, Riva del Garda; Museo Pecci, Milan. He has been finalist at Furla Prize (2015), LUM Prize (2011) and winner of 6Artista Prize (2012). Among the interventions and performanc in festivals, manifestations and indipendent spaces: BB15, Linz; Blockhaus DY10, Nantes; Bunker, Torino; DKSG Galerija e Remont Gallery, Belgrado; A Certain Lack Of Coherence, Porto; Glassbox, Paris; LocaleDUE, Bologna; Sarajevo Winter Festival, Sarajevo; Bjcem, Skopje; Quadriennale di Roma, Rome. The residency programs in which he has taken part include Le Pavillon, Palais de Tokyo, Paris; Fondazione Pastificio Cerere, Rome – Cité Internationale des Arts, Paris; Atelier BLM, Fondazione Bevilacqua La Masa, Venice; Real Presence 2007-2010, Belgrade – Castello di Rivoli, Turin.

Forming a primarily ethical relationship with knowledge and with others, the work of Francesco Fonassi acts on the dynamics of perception, forcing reality to clash with the devices of separation and interaction that are implied by and express a general feeling. He does this by focusing on the human tendency to submit or react to forms of aggression and isolation, interruption and duration, through the experience of listening, which he takes as a threshold on which to explore relationships of activity and passivity, and beyond which to trace out realms of co-belonging.
Through actions, recordings, environmental configurations, radio transmissions, listening sessions, and the creation of audiovisual and sensory spaces, Fonassi gives tangible form to the place where knowledge and imagination flow into each other, and the image – whether mathematical, visual or auditory – takes on a function of actualization. Linking together different forms of knowledge, Fonassi designs the space for a multitude of subjects that are no longer passive, both perceiving and perceived, susceptible to developing ways of holding together and resisting inclusion in a self- sufficient whole, be it acoustic or social.

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Ultradiana_III
Composed and performed live by: Francesco Fonassi
Voice: Letizia Fiorenza e Carlotta Martina Crapes 
Photo credits: Francesco Demichelis

Localedue, Bologna

Live performance: 
Saturday, December 10th 
H. 6pm – 0am